Come era stato definito nella deliberazione 4769 del 28 gennaio 2016 (sul Bollettino Ufficiale Regione Lombardia il 3 febbraio), la Regione Lombardia ha finalmente pubblicato il 6 maggio il bando per l’incentivazione a fondo perduto per l’acquisto di sistemi di accumulo per gli impianti fotovoltaici (vedi bando in fondo).

Sono a disposizione 2 milioni di euro, salvo eventuali risorse aggiuntive che potranno essere definite da un successivo provvedimento. Le domande potranno essere presentate dal 26 maggio 2016 alle ore 12. Il bando si concluderà il 31 dicembre 2016, salvo esaurimento anticipato delle risorse finanziarie.

Possono partecipare al bando tutti i soggetti pubblici e privati, residenti o avente sede legale/operativa in Regione Lombardia.

Sono ammessi all’incentivo sistemi di storage indipendentemente dal fatto che l’impianto fotovoltaico sia collegato o meno alla rete di distribuzione e/o che sia incentivato o meno dal GSE. Sono pertanto ammessi al contributo anche i sistemi di accumulo a servizio degli impianti fotovoltaici ad isola.

Il contributo avrà un importo massimo corrispondente al 50% delle spese ammissibili e il contributo massimo concedibile è fissato in 5.000 € per ogni intervento ammesso.

L’importo del contributo è suddiviso secondo le seguenti tre quote:

  • Quota A: dipendente dall’efficienza del sistema di accumulo;
  • Quota B: relativa al costo sostenuto per l’installazione;
  • Quota C: corrispondente alle spese accessorie.

Dunque il contributo concedibile è pari alla somma delle quote A, B e C.

La quota A del contributo è funzione del numero di cicli di vita del sistema di accumulo (indicato con N) e del costo per unità di energia accumulata (indicato come CU ed espresso in euro/kWh).

A parità di costi, infatti, si incentiva il sistema con una durata di vita più elevata, e quindi più efficiente, mentre a parità di durata si finanzia il sistema meno costoso.

Dal momento che N e CU sono entrambi dipendenti dalla profondità di scarica DOD tipica del sistema, i valori utilizzati per il calcolo devono essere funzione della stessa DOD. Ad esempio, se si ha a disposizione un numero di cicli N funzione di una DOD del 50%, il costo specifico CU deve essere calcolato rapportando il costo del sistema all’energia estraibile dal sistema a DOD 50%.

La quota A del contributo è data dal costo d’acquisto del sistema di accumulo moltiplicato per la percentuale ottenuta come valore minimo nel confronto tra il valore 0,5 (corrispondente alla percentuale massima di contributo, ovvero il 50%) e il valore derivante dal rapporto tra N e CU secondo la formula seguente:

% di contributo A = min [ 0,5 ; (N/CU) x 0,1 ] x 100 (con 0,1 fattore correttivo in euro/kWh, corrispondente al valore massimo del 50%)

Nel bando viene presentato un esempio:

Un sistema di accumulo con N = 4000 cicli e CU = 800 €/kWh presenta una percentuale di contributo pari a 0,5, ovvero il 50% (contributo massimo).

Un sistema di accumulo con lo stesso numero di cicli (N = 4000) ma un costo maggiore, ad esempio CU = 900 €/kWh, può ottenere un contributo percentuale pari a 0,44 ovvero il 44% dell’importo speso per l’acquisto del sistema.

Analogamente, a parità di costo unitario (CU = 900 Euro/kWh), un sistema di accumulo con una durata di vita più breve, ad esempio N = 3000 cicli, riceverebbe un contributo percentuale del 38%.

La quota B del contributo è pari al 50% della spesa sostenuta per l’installazione del sistema di accumulo.

La quota C del contributo è rappresentata dal costo di eventuali spese aggiuntive, tra quelle ammissibili, fino ad un importo massimo di 300 Euro.

Visto che il valore massimo di contributo è pari a 5.000 euro se ad esempio si ha che la quota A è pari a 4.800 euro, la quota B è pari a 600 Euro, e la quota C a 95 euro, il contributo assegnato non sarà pari alla somma di A, B e C, ovvero 5.495 euro, ma sarà limitato al suo valore massimo, ovvero 5.000 Euro.

Ecco quali sono le spese ammissibili:

  • a) costo d’acquisto del sistema di accumulo e dell’eventuale contatore aggiuntivo per la misura dell’energia scambiata dal sistema di accumulo, se richiesto dalla norma CEI 0-21;
  • b) costo dell’installazione del sistema di accumulo e dell’eventuale contatore aggiuntivo;
  • c) costo dell’approntamento della documentazione tecnica per il GSE (se l’impianto è incentivato dal GSE) e per il Distributore di energia elettrica (se l’impianto è connesso alla rete di distribuzione);
  • d) IVA, se non detraibile.

Saranno ritenute ammissibili, ai fini dell’erogazione del contributo, solamente le spese effettivamente sostenute (fatturate e liquidate) a partire dalla data di pubblicazione sul BURL (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia) della DGR 4769 del 28 gennaio 2016 “Misure di incentivazione per la diffusione dei sistemi di accumulo di energia elettrica da impianti fotovoltaici e di sistemi di ricarica domestica per veicoli elettrici”, ossia a partire dal 3 febbraio.

Sulle modalità di presentazione della domanda e di ammissione al contributo si rimanda ai punti 10, 13 e 14 del bando. L’iter è sintetizzato in questo rappresentazione grafica:

bando